Élite – Trama e recensione

Élite è una serie televisiva spagnola nata per Netflix e ideata da Carlos Montero e Darío Madrona.

Conta per il momento ben due stagioni uscite una nel 2018 e una nel 2019 e che ha già dato conferma per una terza stagione che sarà pubblicata sempre su Netflix nel 2020.

Ogni stagione è composta da otto puntate e ogni puntata dura circa 40 minuti.

Copertina della serie su Netflix
Fonte Netflix

Mi sono interessata a questa serie perchè tra gli attori ne troviamo due diventati famosi in Italia grazie alla partecipazione nella seria “La casa di Carta” che ho amato, mi riferisco a Jaime Lorente e Maria Pedraza che hanno interpretato rispettivamente Denver (membro della banda di rapinatori)  e Alison Parker (ostaggio per eccellenza).

In questa serie i due bravissimi attori, ormai coppia anche nella vita privata avranno un ruolo ancora più centrale.

Trama

La serie è ambientata in una prestigiosa scuola spagnola per “ricchi” Las Encinas.

L’istituto è popolato da allievi ricchi, viziati e presuntuosi che vivono di rendita e fanno quindi parte di quella classe sociale chiamata proprio Élite.

A vincere una borsa di studio sono tre ragazzi che non hanno nulla a che fare con questo mondo : Samuel, Christian e Nadia.

Samuel, Christian e Nadia

I ragazzi vengono da situazioni non facili e da famiglie povere e disagiate, inoltre all’arrivo a scuola vengono trattati con superiorità dai loro compagni solo perché non privilegiati quanto loro. Ma non tutti i ricchi sono uguali, alcuni di loro decidono di avvicinarsi ai ragazzi e stringere dei rapporti di amicizia. Ed è proprio quando le carte vengono mischiate tra loro che accade qualcosa che fa perdere gli equilibri.

La morte di un alunna della scuola è l’episodio intorno al quale tutti i rapporti tra i ragazzi vengono raccontati.

Personaggi

Le vite dei tre nuovi arrivati a Las Encinas sono centrali in ogni episodio e intorno a loro si svolgono tutte le altre vicende, ma principale protagonista della storia è Marina (Maria Pedraza) appartiene ad una ricca famiglia, ma a differenza di essa e del fratello Guzmán, è ribelle e non ha problemi a fare conoscenza con i nuovi arrivati, piena di segreti e paure si apre in particolare a Samuel.

Samu è uno dei principali personaggi che diventa il protagonista nella seconda stagione, un umile ragazzo che arriva da una famiglia complicata e che cerca di sanare i danni che il fratello Nano(appena uscito dal carcere) ha causato.

Guzmán è il classico ricco e prepotente con la puzza sotto il naso, si mostra superiore verso chi non ha le sue stesse possibilità. Protettivo con la sorella Marina cerca di non farle commettere ancora sbagli, non riescono a capirla e a salvarla. Nonostante il suo atteggiamento brusco e aggressivo, amo questo personaggio perchè man mano scopre di essere migliore di quello che la società elitaria gli “impone” e si innamora di Nadia, malgrado sia fidanzato di Lu.

Nadia arriva a scuola con l’unico intento di seguire le lezioni e completare i suoi studi, ma diversi episodi e le rigide regole della sua famiglia musulmana la fanno sentire in prigione e in lotta con se stessa. Insieme a lei a vivere le due regole della famiglia musulmana è Omar, suo fratello, impaurito dal padre, riesce nonostante ciò ad uscire allo scoperto con la sua vera natura e intraprende un rapporto particolare con Ander (amico di Guzman).

Christian migliore amico di Nano, è bello e sicuro di sé e si butta a capofitto in questo mondo di cui vuol fare parte. Scende a patti per intraprendere nuove esperienze e possibilità di guadagno facile e entra in una relazione a tre con Carla e Polo.

Carla detta la marchesina perchè è figlia di marchesa ed appartiene ad una famiglia di origini nobiliari. E’ fidanzata con Polo da quando era una bambina ed è una ragazza fredda che cerca di manipolare persone e situazioni a suo piacimento.

Polo è un ragazzo introverso e problematico che si affianca al carattere forte della sua amata Carla, non appena la ragazza lo allontana per problemi di coppia il ragazzo non riesce a reggere la situazione ed iniziano sgorgare tutti i suoi più cupi problemi.

Nano è il classico ragazzaccio che cerca di arrivare ai suoi scopi economici anche dovendo fare la cosa sbagliata. si sente un problema per la sua famiglia che ama, ma non riesce a cambiare il suo essere. Si innamora di Marina e intraprende con lei una relazione alle spalle del fratello Samu, facendo l’ennesima cosa sbagliata.

Lucrezia detta Lu è una ragazza ricca e snob, studente modello de Las Encinas prima dell’arrivo di Nadia. Con lei crea un rapporto di sfida continuo per il podio scolastico e anche per la relazione con Guzman.

Nella seconda stagione arrivano tre nuovi e interessanti personaggi Valerio (fratellastro di Lu), Rebeka e Cayetana.

I miei personaggi preferiti

Guzman e Nadia sono i personaggi che ho più amato.

Entrambi si spogliano di ciò che dovrebbero essere per diventare ciò che sono realmente.

La loro relazione amorosa combattuta e ostacolata è riuscita a farmi interessare ancora di più alla serie.

Nadia e Guzman

Ho amato molto vedere Maria Pedraza in un ruolo un po diverso da quello nella casa di carta, più ribelle, più padrona di se stessa e più centrale.

Mentre avrei voluto vedere il nostro Denver (Nano) in un ruolo diverso e farlo uscire dai panni del ladro-poco di buono che interpreta in entrambe le serie televisive.

Temi

Malgrado si tratti di una serie di genere thriller, non sono i colpi di scena o la suspance che caratterizzano in pieno la serie.

Sicuramente sono elementi presenti, ma ciò che mi ha spinto di più a terminare gli episodi era capire come andavano a finire le storie che mi hanno appassionato.

Il centro di tutto non è capire chi è l’assassino, ma comprendere l’inciucio che c’è dietro tutto ciò.

La serie comincia con la morte di uno studente e va avanti grazie all’interrogatorio che viene fatto ai ragazzi della scuola.

Ogni domanda che viene posta ad ogni individuo ha una risposta che spesso non corrisponde alla realtà, ma non devi immaginare o cercare di capire, perché subito dopo un flashback ti spiega passo passo come sono andati i fatti.

E’ un thriller “soft” se così lo posso chiamare, un giallo alternativo.

Gli episodi esaminano diversi temi, affrontati in modo forse superficiale con “toccata e fuga”, ma comunque interessanti come: adolescenza, razzismo, sesso, omosessualità, amicizia, amore, tossicodipendenza, HIV, religione, bullismo e la differenza sociale tra ricco e povero.

E’ proprio questo il tema di base che mi ha coinvolto del tutto: Élite, la classe sociale ricca che schifa e schiaccia chi non ha gli stessi privilegi. Una parte della società avida e prepotente che nasconde le proprie violazioni di legge e che ha il potere di puntare il dito verso chi ha commesso reati da quattro soldi.

Ovviamente non è giusto fare di un erba un fascio, ma nella stragrande maggioranza dei casi è la realtà nella vita di ogni giorno e mi è sembrato brillante parlarne in una serie.

Tredici

La serie in generale mi ricorda la serie spopolata tempo fa su Netflix, Tredici.

In particolare Samu assomiglia molto a Clay, il bravo ragazzo immerso nel caso e innamorato della vittima.

Clay e Anna in Tredici

Entrambe si svolgono a scuola, sono presente diverse gruppi di ragazzi, la morte della vittima è già nota dalle prime puntate e la serie va a parare sugli inciuci e sui misteri che girano intorno al caso principale, denunciando un argomento in principale, in Tredici sono le conseguenze del Bullismo, in Elite è proprio la classe sociale privilegiata.

Sigla

La sigla di Elite non mi è piaciuta, è priva di colonna sonora riconoscitiva.

L’introduzione ad ogni puntata è formata dall’arrivo in movimento della scritta “Elite” in modo un po ambiguo e poco originale, caratterizzati dal colore nero e rosso, che a mio parere risultano più oscure della serie in sé.

Non vedo l’ora di vedere la terza stagione, girano voci che arriverà a marzo 2020, quindii tra pochissimo tempo su Netflix ..sarà vero?

E a voi è piaciuta?

Ideato e scritto da asweetlullaby

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Un abbraccio

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