Colpa delle stelle è una pellicola commovente che ha avuto la sua prima anteprima al cinema nel settembre 2014.
Il film tratta di una particolare storia d’amore tra due ragazzi malati di cancro che viene raccontata sulle note della canzone di Ed Sheeran – All of the Stars diventata poi colonna sonora.
Nella serata del 14/07/2019 è stato trasmesso in prima serata su canale 5 e questo mi ha fatto ripensare al film e al suo successo.
La pellicola non ha una trama del tutto nuova, infatti è stata realizzata per dare vita all’omonimo romanzo, che ha avuto esordio nel 2012.
Il libro
Scritto da John Green, l’opera è stata molto apprezzata e per questo il film è stato molto atteso soprattutto dai lettori.
Il romanzo The Fault in our Stars (nome in lingua originale) ha come protagonista una ragazzina affetta da cancro che vive durante la sua vita tutte le problematiche che toccano i malati come lei e che la distanziano dai ragazzi di buona salute della sua età.
Proprio per questo i suoi genitori la spingono a partecipare ad un gruppo di supporto per ragazzi con lo stesso problema: il cancro.
Agli incontri con il gruppo di sostegno incontra un ragazzo molto interessante: Augustus Waters con il quale la ragazza comincia una storia d’amore.
Il film
Allo stesso modo, il film porta sullo schermo la storia d’amore tra due giovani ammalati di cancro: lei Hazel Grace Lancaster (interpretata da Shailene Woodley) e lui Augustus Waters (interpretato da Ansel Elgort).
La pellicola tocca un argomento molto delicato: il cancro e riesce a raccontarlo in un modo delicato, ma allo stesso tempo forte,anche perché nel caso dei due ragazzi purtroppo non c’è possibilità di salvezza, infatti entrambi si trovano in uno stato avanzato della malattia.
Hazel fa conoscere ad Augustus il suo romanzo preferito Un’afflizione imperiale, scritto da Peter Van Houten, e insieme decidono di scrivere allo scrittore e ricevono come risposta un invito a casa di Van Houten.
I ragazzi decidono di partire e di raggiungere lo scrittore ad Amsterdam e di affrontare le loro piccole sfide giornalieri in un posto completamente nuovo.
Tematiche principali
La storia racconta come la vita dei ragazzi si erge sul filo sottile tra la vita e la morte.
Nonostante ciò il film non si ferma a raccontare solo della malattia che porta in fine alle morte, ma introduce il tema dell’amore che arriva e cambia il modo di vedere le cose.
Hazel è una ragazzina rassegnata e stanca della solita vita, si sente un peso e sa che ad un certo punto tutto avrà una fine.
Quando Hazel incontra Augustus la sua vita cambia.
Non è più un’attesa o una sopravvivenza alla morte, tutto prende valore e significato.
Anche un semplice viaggio, una semplice cena, una normale sera insieme, una semplice parola ( Okay) diventa preziosa, speciale.
Il cancro è una di quelle malattie ingiuste che molto spesso ti fa perdere il senso delle cose e che ti fa sperare che il momento della fine arrivi presto.
In questo film è come se l’amore riesca a dare un po’ di pace e di serenità alle vite dei due ragazzi.
Un altro tema che è presente nel film è quello dell’importanza dell’amicizia e quindi degli affetti in generale, infatti Augustus ha un amico (che ha problemi con la vita) con il quale sia lui che Hazel trascorrono spensierate giornate.
Si creano dei rapporti belli e puri, fatti di piccole cose che non fanno più sperare ai protagonisti di morire il prima possibile, ma che fanno pensare “voglio vivere ancora un po’”.
Le scene più belle
Ad un certo punto del film Augustus chiede ad Hazel di scrivere un elogio funebre per lui.
In questo elogio lei parla di matematica e di infiniti e termina dicendo:
Da questa frase emerge come l’amore ha reso ”i giorni contati” di Hazel speciali e ricchi di emozioni senza fine.
La scena in cui Shailene Woodley recita la scena di Hazel al finto funerale di Augustus è una delle più tristi e commoventi di tutto il film.
Anche Isaac prepara e legge il proprio elogio funebre al suo amico e conclude:
Come Augustus nella sua ultima lettera ad Hazel:
Questo secondo me è la vera essenza di questo film, la vita di ognuno di noi è ricca di sofferenza, anche le persone che ci amano di più a volte sbagliano e ci feriscono.
Quello di cui dovremmo preoccuparci non è di non soffrire,perchè ciò non è possibile, ma di soffrire per le persone giuste, per chi ne vale davvero la pena, per chi ci ha reso felici, per chi ci ha fatto sentire speciale.
Questo è quello che Augustus è per Hazel e che Hazel è per Augustus, qualcuno che ti fa sentire come una bolla di sapone che vola nell’aria spensierata, scordandosi per qualche istante del macigno della malattia.
Ispirato ad una storia vera
La storia del film e quindi anche del libro, non è completamente frutto della fantasia di John Green, ma è tratta da una storia vera.
Lo scrittore infatti prende ispirazione dalla storia di Esther Earl.
Lei è una giovane ragazza che scopre di avere il cancro alla tiroide a soli 12 anni e che decide di pubblicare video su Youtube raccontando della sua vita, ma soprattutto della sua malattia.
John la incontra in una conferenza dedicata ad Harry Potter e durante la quale i due diventano amici.
Colpito dalla leggerezza, ma allo stesso tempo dalla profondità con il quale la ragazza affronta la sua malattia cronica John decide di prendere spunto da questa storia.
Nel manoscritto però non parla precisamente di Esther, ma ne trae ispirazione infatti molti tratti della personalità di Hazel sono presi da lei.
La ragazza abbattuta dal cancro alla tiroide nel 2010, non ha avuto la possibilità di conoscere quest’opera che è stata realizzata in seguito.
Infatti soprattutto grazie a questo tragico avvenimento lo scrittore decide di scrivere in suo onore.
Esther è stata fondamentale per la nascita di questo romanzo, ma non è stata l’unica ispirazione, infatti lo scrittore si interessò anche alla coppia formata da Katie e Dalton Prager.
I due giovani accomunati dalla fibrosi cistica si sono conosciuti su Facebook e in seguito si sono incontrati di persona, nonostante il “non consenso” dei medici.
Innamorati persi l’uno dell’altro, hanno deciso di sposarsi e passare la loro vita insieme, fino a quando sono stati separati definitivamente prima dalla malattia e poi dalla morte.
Cosa ne penso
Ho visto per la prima volta questo film anni fa, quando uscì per la prima volta e mi colpì nel profondo.
E’ un film che tocca le corde più intime del cuore e le smuove, dando un senso di tristezza, ma allo stesso tempo un po’ rasserena e allevia il dolore.
Perchè è vero che alcune persone nascono con questa croce che segna la loro vita e la rende molto diversa da quella degli altri, ma allo stesso tempo ci sono delle anime fortunate che incontrano nel loro percorso persone speciali che danno valore a quei pochi anni di vita.
Nonostante ciò, non sono riuscita subito a dargli un significato, ma con il passare degli anni, vedendolo qualche volta sono riuscita a capire in pieno il vero senso che mi risulta abbastanza “positivo”, ma anche triste, pauroso e devastante.
Quello che a mio parere il film vuole dirci è che quello che conta non è la quantità di tempo, ma la qualità e che una situazione come quella della malattia può essere sconfitta dall’amore.
Questo non vuol dire che la persona in questione non soffrirà o non morirà, questo vuol dire che quella persona se ne andrà felice e soddisfatta di quel buon tempo passato insieme ai suoi cari.
E’ decisamente un film strappalacrime e lo consiglio a chi ama il dramma e vuole piangere davanti ad un buon film.
Ma se siete sensibili e dall’animo tenero e fragile, non guardatelo, perchè è un pugno nello stomaco che non va presto via.
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Ideato e scritto da asweetlullaby , un abbraccio 🙂