Mulan – Film 2020 – Remake fedele: si o no?

Finalmente è uscito il tanto atteso remake dell’omonimo cartone animato della Disney Mulan. In partenza la data di esordio doveva coincidere con il 27 marzo 2020, ma a causa della pandemia del Covid-19, la data è stata rimandata diverse volte per poi debuttare definitivamente il 4 settembre sulla piattaforma Disney+ . La nuovissima piattaforma distribuisce la pellicola soltanto agli utenti con Accesso Vip per il prezzo di € 21,99 che comprende abbonamento e Film Action da vedere e rivedere quante volte si vuole, fino al 4 dicembre quando la pellicola diventerà disponibile per tutti gli abbonati a Disney+. Il film d’animazione originale di Mulan, diretto da Tony Bancroft e Barry Cook,risale al 1998, anni in cui ebbe un gran successo diventando così famoso da essere tutt’oggi uno dei classici Disney più visti. Proprio per questo motivo gli amanti del cinema disneyano hanno riposto aspettative abbastanza alte su questo live-action.

Trama Mulan (2020)

Quando l’imperatore della Cina richiede al suo popolo un uomo per famiglia da addestrare al fine di combattere contro i nemici, la giovane Mulan decide di scappare durante la notte con l’attrezzatura del padre, per dirigersi al campo di addestramento ed evitare la partenza di quest’ultimo già leso da battaglie passate. Hua Mulan è una ragazzina che si è distinta fin da piccola dalle altre bambine del suo villaggio per il suo atteggiamento vivace e maldestro. La sua dimestichezza nel maneggiare le armi la rende un vero guerriero, tuttavia è costretta a nascondere le sue capacità in quanto solo i maschi possono diventare guerrieri, mentre le femmine sono destinate a diventare delle accomodanti mogli e madri. Arrivata all’accampamento Mulan è costretta, quindi, a nascondere la sua vera identità e fingersi uomo per poter partecipare alle lezioni di addestramento.

La leggenda

La vera storia di Mulan arriva da una ballata cinese che parla di una giovane ragazza che per sottrarre il padre, ormai non in buona salute, dalla chiamata dell’imperatore, si finge uomo e combatte per ben 12 anni insieme all’armata cinese per difendere il paese dagli attacchi degli Unni. La giovane utilizzò per tutto il tempo il nome del fratello minore e nascose per tutti questi anni la sua vera identità. Diventata generale e di seguito comandante delle armate continuò a fingersi uomo finché non fu scoperta da un comandante anziano dell’esercito che insospettito dai rifiuti della giovane alla proposta di sposare sua figlia, si recò a casa di Mulan e scoprì il suo segreto. Quindi la leggenda scelta dalla Walt Disney Pictures, non è la leggenda ufficiale, ma una delle tante versioni della vita della giovane eroina Hua Mulan.

Remake fedele: si o no?

Niki Caro, la regista, non rimane totalmente fedele alla versione Disney del 98, si ispira ad essa, modificando e tralasciando sfaccettature abbastanza rilevanti che staccano del tutto il remake dall’originale. Proprio per questo la regista parla di un remake indiretto, in quanto riprende la storia generale, modificando i vecchi elementi ed inserendone di nuovi allo scopo di rendere più serie le tematiche trattate e più realistica la leggenda. Con una durata di ben 115 minuti, Niki Caro ripropone la storia che già tutti conosciamo dando ad essa un tono più deciso e serio, proprio a questo scopo decide di eliminare le scene musical.. L’unica canzone presente nel live-action la ritroviamo a film terminato, durante i titoli di coda. Si tratta della famosa Reflection, cantata da Christina Aguilera sia nella versione animata del 98 che in questo remake.

A lasciare un vuoto nel cuore degli spettatori è la mancanza dell’amatissimo Mushu, eliminato anch’esso dall’adattamento proprio perchè avrebbe dato un tono meno realistico al film. Simpaticissimo draghetto parlante, Mushu, nel remake è sostituito da una fenice -simbolo della famiglia di Mulan- che ovviamente non parla e si limita a svolazzare nei dintorni per portare protezione alla fanciulla.

Mulan e Mushu

Nonostante la voglia della regista di raccontare una storia più plausibile e convincente, l’inserimento di alcuni elementi rompe questa volontà stessa diventando contraddittoria. Infatti viene inserito, nel live-action accanto alla figura antagonista di Bori Khan -capo del popolo nomade nemico- una malvagia strega di nome Xian Lang che riesce addirittura a trasformarsi in animali o persone. Altro elemento che stona con la voglia di rendere il tutto più reale sono le battaglie inverosimili, in cui in particolare Mulan sembra compiere acrobazie, se non quasi volare.

La scelta del tema

Il live-action si concentra in modo particolare su alcune tematiche, trascurandone altre. A ricoprire l’intero remake è il tema dell’emancipazione femminile: la donna considerata inferiore, non può avere gli stessi diritti dell’uomo ed è destinata ad essere solo una moglie e una madre e per questo è costretta a lottare per farsi valere. Questo tema è molto interessante, soprattutto nel 2020 in cui apparentemente sembra che la donna abbia ormai ottenuto gli stessi diritti e potenzialità dell’uomo, ma che a fatti, è lasciata sempre un passo indietro. La tematica principale è quindi molto delicata e allo stesso tempo nobile, nonostante ciò tira fuori argomentazioni che rovinano il bel messaggio di parità di genere lanciato dal film d’animazione, in quanto ci mette davanti una donna che per essere accettata nell’esercito deve mostrarsi speciale rispetto alle altre. 

Dunque passa il messaggio che le uniche donne a meritare gli stessi diritti e doveri degli uomini sono donne straordinarie con capacità innaturali. In questo caso Mulan arriverà a salvare addirittura l’imperatore per poter alla fine ottenere il ruolo di guerriero che all’uomo, invece spetta di diritto senza dover possedere nessuna qualità particolare. Questo non è di certo il giusto messaggio che un film importante come questo dovrebbe lasciare. Noi donne non dobbiamo farci in quattro per ottenere ciò che l’uomo ha per diritto, ma dovremmo avere semplicemente gli stessi diritti e doveri senza nessuna distinzione o potere soprannaturale. Molto più nobile e di grande morale è  il messaggio lanciato da Mulan 98 il cui la giovane Mulan riesce con coraggio, intelligenza e fatica a star dietro alle prove di forza dell’esercito e solo attraverso il duro lavoro e un percorso di crescita interiore riuscirà a diventare un vero guerriero. In Mulan 2020 non avviene nessun percorso di crescita, anzi lei è l’unica che riesce a terminare le sfide giornaliere quasi senza sforzo prima dei suoi compagni riuscendo a farsi notare anche dal comandante. Attorno a questo tema si articolano anche le tematiche sull’importanza della famiglia, sul rispetto dei valori e sulla rilevanza della fiducia in se stessi. 

Lo consiglio?

Non posso dire che si tratti di un cattivo film, ma mi aspettavo di meglio. Sicuramente mi aspettavo più coerenza con il Mulan del 1998 e non un taglia e cuci tra vera leggenda, film d’animazione e nuovi elementi. La storia d’amore tra la bella guerriera e un guerriero dell’esercito è marginale, modificata e quasi scompare forse per far emergere ancor di più la figura della donna indipendente, che non ha bisogno dell’uomo per realizzarsi. Sono state eliminate le scene più famose e iconiche di Mulan: le bellissime scene musical che tutti aspettavamo tra cui la famosa Farò di te un uomo, la scena del taglio dei capelli con la spada e le svariate frasi identificative del cartone.

Se questo non bastasse anche la protagonista viene stravolta: solare, vivace ed intelligenza viene, invece mostrata per tutto il remake totalmente priva di espressione e costantemente con il morale a terra. I personaggi, tra cui la protagonista stessa, interpretata dalla bellissima Liu Yifei, vengono raccontati in modo superficiale ed è per questo che dopo quasi due ore di storia, non si riesce ad affezionarsi a loro. Lo stesso vale per gli antagonisti, in particolare Xian Lang co-protagonista -per quanto riguarda il tema dell’emancipazione femminile- non riesce a farci arrivare la sua storia e le motivazioni più profonde che la spingono a schierarsi in un primo momento dalla parte dei cattivi ed in seguito a ribaltare la situazione schierandosi improvvisamente dal lato opposto sacrificando la sua vita per la giovane guerriera.

Vale la pena vederlo? Si, bella trama, ottime ambientazioni, nuova grafica ed tanti effetti speciali. Tutto molto bello finché non viene collegato e confrontato al Mulan originale con il quale sorgono troppe incompatibilità. Se non fosse stato un remake, sarebbe stato un ottimo film.

E voi lo avete già visto? Che ne pensate?

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Un abbraccio

9 Risposte a “Mulan – Film 2020 – Remake fedele: si o no?”

  1. C’è una tendenza a pensare “realismo estremo=bella storia”, ma non è così, è una visione davvero semplificata e anche un po’ stupida, considerando che non c’è nulla di più reale della realtà che già conosciamo e che se ci rivolgiamo a un libro e a un film non è per cercare soltanto fatti nudi e crudi, ma anche un aspetto artistico. Non ci siamo…

  2. I miei figli vorrebbero fortemente vederlo, stiamo meditando di accedere alla piattaforma Disney + che ancora non abbiamo, anche se non è totalmente fedele alla trama originale.

  3. L’occasione mancata per dare ancora più potere ad una storia già di per se leggendaria, a me Mulan il remake mi ha delusa, non perchè mi aspettavo la copia carbone del cartone, no assolutamente ma avrebbero potuto fare un lavoro di sicuro superiore, intanto avrei tenuto la canzone simbolo e strafamosa anche per i bambini, che già conoscendo il cartone avrebbero volentieri ascoltato, la fanciulla è sempre triste, oltre alla moltitudine di scene in cui si parla del Chi e del suo potere che però non può mostrare, non se ne è stato fatto mai menzione da nessuna parte, parlo in precedenza eh, ecco avrei approfondito questo tema, mi è sembrato di vedere una brutta copia de La Tigre ed il Dragone, si tratta comunque di un film godibile ma a me è mancata la gioia e la sfrontatezza fresca di Huan Mulan del cartone, la ragione di vederla triste h24 non la capisco, sembra quasi che questa ragazza debba chiedere scusa della propria esistenza, detto questo se guardo il film pensando che non è il remake di Mulan, è un film ben fatto.

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