Le frasi più belle de “Il Piccolo Principe”

Uno dei libri più belli e più letti al mondo è Il Piccolo Principe .

immagini prese da www.leostickers.com

Scritto da Antoine de Saint-Exupery e pubblicato nel 1943.

Oggi conta più di 300 traduzioni, se vuoi conoscere altre curiosità su questo libro clicca qui

Il libro è ricco di frasi molto belle e ricche di significato che spesso vediamo scritte un po’ da tutte le parti.

Ho fatto una ricerca e ho raggruppato le più belle per voi 😀

Le frasi più belle…

Tutti i grandi sono stati bambini una volta. Ma pochi di essi se ne ricordano.

Gli adulti da soli non capiscono niente, ed è stancante per i bambini dover sempre spiegare tutto.

Agli adulti piacciono i numeri. Quando raccontate loro di un nuovo amico, non vi chiedono mai le cose importanti. Non vi dicono: «Com’è il suono della sua voce? Quali sono i suoi giochi preferiti? Fa collezione di farfalle?» Le loro domande sono: «Quanti anni ha? Quanti fratelli? Quanto pesa? Quanto guadagna suo padre?» Solo allora pensano di conoscerlo.

«Ma se tu mi addomestichi, la mia vita sarà come inondata di luce. Conoscerò un rumore di passi diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi fanno fuggire sotto terra. Il tuo mi chiamerà fuori dalla tana, come una musica. E poi guarda! Li vedi laggiù, i campi di grano? Io non mangio pane. Quindi per me il grano è inutile. I campi di grano non mi dicono niente. E questo è molto triste! Ma tu hai capelli color dell’oro. E allora sarà bellissimo quando mi avrai addomesticato! Il grano, che è dorato, mi farà pensare a te. E mi piacerà il rumore del vento nel grano…» La volpe tacque e guardò a lungo il piccolo principe. «Per favore… addomesticami!» disse.

Adesivi Murali: Il piccolo principe e la Volpe | LeoStickers
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Se dite agli adulti: «Ho visto una bella casa di mattoni rosa, con gerani alle finestre e colombi sul tetto…», loro non riescono a immaginarsi la casa. Dovete dire: «Ho visto una casa di centomila franchi». Allora esclamano subito: «Oh, che bella!»

Da milioni di anni i fiori mettono le spine. Da milioni di anni le pecore mangiano ugualmente i fiori. E non è forse una cosa seria cercare di capire perché i fiori si danno tanta pena per mettere spine che non servono a niente?

Devo pur sopportare due o tre bruchi se voglio conoscere le farfalle. Pare che siano bellissime.

È molto più difficile giudicare se stessi che giudicare gli altri.

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“La mia rosa è effimera” disse tra sé il piccolo principe “e ha solo quattro spine per difendersi dal mondo! E l’ho lasciata sola là dove sto io!”

«Mi domando» disse «se le stelle brillano perché un giorno ciascuno possa ritrovare la propria.»

«Dove sono gli uomini?» riprese poi il piccolo principe. «Si è un po’ soli nel deserto…» «Si è soli anche fra gli uomini» disse il serpente.

Gli uomini non hanno più tempo per conoscere nulla. Comprano le cose già fatte nei negozi. Ma siccome non esistono negozi che vendono amici, gli uomini non hanno più amici. Se vuoi un amico, addomesticami!

Se per esempio verrai alle quattro del pomeriggio, già dalle tre io comincerò a essere felice. Più il tempo passerà e più mi sentirò felice. Finché alle quattro sarò tutta agitata e in apprensione: scoprirò il valore della felicità! Ma se vieni quando capita, non saprò mai a che ora vestirmi il cuore…

Ecco il mio segreto. È molto semplice: si vede solo con il cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi.

Il tempo che hai perso per la tua rosa è ciò che fa la tua rosa tanto importante.

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«Solo i bambini sanno quello che cercano» fece il piccolo principe. «Perdono tempo per una bambola di pezza, che allora diventa importantissima, e se qualcuno gliela porta via piangono…»

«Ciò che fa bello il deserto», disse il piccolo principe, «è che da qualche parte nasconde un pozzo…»

Che si tratti della casa, delle stelle o del deserto, quel che fa la loro bellezza è invisibile!

Si corre il rischio di piangere un po’, quando ci si è lasciati addomesticare…

Se ami una rosa che sta su una stella, di notte è bello guardare il cielo. Tutte le stelle sono fiorite.

«Quando la notte guarderai il cielo, poiché io abiterò in una di esse, e riderò in una di esse, per te sarà come se ridessero tutte le stelle. Avrai stelle che sapranno ridere!» E rise ancora. «E quando ti sarai consolato (poiché ci si consola sempre) sarai contento di avermi conosciuto. Sarai sempre mio amico. Avrai voglia di ridere con me. E ogni tanto aprirai la finestra, così, per puro piacere… E i tuoi amici saranno stupiti di vederti ridere guardando il cielo. Allora tu gli dirai: “Sì, le stelle mi fanno sempre ridere!”. E penseranno che sei pazzo. Ti avrò fatto un bello scherzetto…» E rise ancora. «Sarà come se, invece delle stelle, ti avessi dato tanti sonagli che sanno ridere…»

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“Tu, fino ad ora per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno uno dell’altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io sarò per te unica al mondo.”

“Amare è donare tutto se stesso senza nulla chiedere amare è non dire mai… mi devi.”

“’Da te, gli uomini’, disse il Piccolo Principe, ‘coltivano cinquemila rose nello stesso giardino… e non trovano quello che cercano… E tuttavia quello che cercano potrebbe essere trovato in una sola rosa o in un po’ d’acqua… Ma gli occhi sono ciechi. Bisogna cercare col cuore’.”

“Quando ti sarai consolato (ci si consola sempre), sarai contento di avermi conosciuto. Sarai sempre il mio amico. Avrai voglia di ridere con me.”

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Ideato e scritto da asweetlullaby , un abbraccio 🙂

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