Lupin (serie Netflix 2021) e l’autenticità dell’essere

Una delle primissime serie Netflix uscite nel 2021 è Lupin. Si tratta di una serie di genere drammatico, poliziesco. Una serie spiritosa, misteriosa, molto piacevole in cui troviamo come personaggio protagonista l’attore Omar Sy, celebre per il film Quasi amici.

L’attore non interpreta, come si potrebbe pensare dal titolo Lupin in persona, ma un giovane ladro che si ispira al personaggio del romanzo Arsenio Lupin  come stile di vita e ne trae insegnamento. Anche se di origine francese, la serie grazie a Netflix riesce a raggiungere tutto il mondo e arriva nelle nostre case l’8 gennaio.

Trama

Un giovane uomo di nome Assane, trova lavoro presso il museo del Louvre, luogo in cui sta per svolgersi l’asta di un collier di diamanti. Venticinque anni prima, la scomparsa di questo stesso collier di proprietà della ricca famiglia Pellegrinì,era stato imputato al signor Diop, padre di Assane. Finito in carcere, l’uomo si toglie la vita. Assane decide di rubare il collier,  rivendicare suo padre e di scoprire la verità sul caso seguendo le astute tecniche di Arsenio Lupin, il ladro gentiluomo protagonista del libro che proprio suo padre gli aveva regalato da bambino.

Chi è davvero Arsenio Lupin?

Dopo aver visto la serie mi sono incuriosita sull’argomento ed ho deciso di fare una ricerca. Ho scoperto che Arsenio Lupin è un personaggio creato dallo scrittore francese Maurice Leblanc nel 1905 e protagonista dei suoi numerosi romanzi. Si tratta di un elegantissimo ladro che ruba soltanto ai ricchi e si fa strada con la seduzione e l’astuzia. Gentiluomo, amante del gioco, delle donne e con un forte senso dell’umorismo. Leblanc pubblica diversi romanzi in cui parla delle avventure del giovane Lupin che furono molto apprezzate in quegli anni, così tanto da dare ispirazione a diverse forme d’arte. Infatti sulle stesse orme dei romanzi di Leblanc, furono realizzate manifestazioni teatrali, manga, anime, molteplici film fino ad arrivare a dare ispirazione a questa serie televisiva firmata Netflix.

In particolare per mia diretta esperienza ricordo quando da bambina guardavo in tv gli episodi di L’incorreggibile Lupin e cantavo la simpatica sigla del cartone animato giapponese. Mi ricordo di episodi ricchi di azione e di tante avventure con un protagonista furbo e sicuro di sé che non sbagliava un colpo.

L’autenticità dell’essere

Assane è un bambino tranquillo, timido, silenzioso, un po invisibile, ma a tratti felice, finchè non gli viene rubato qualcosa di davvero prezioso. Rimasto solo, il bambino è alla ricerca di un eroe, si estranea da se stesso e si cala nei panni di quel ladro gentiluomo che ha amato leggendo il libro regalatogli dal padre. Quindi nonostante il protagonista non interpreti in prima persona Lupin, è come se lo fosse, perché l’uomo si manifesta in tutti gli aspetti del famoso ladro del romanzo di Leblanc, perdendo del tutto le caratteristiche che lo distinguono dal personaggio. Assane decide di cucirsi addosso le vesti del suo eroe, ma chi sarebbe stato se non avesse avuto bisogno di Arsenio Lupin? Se quella storia per lui fosse rimasta solo una storiella di un libro e non un esempio da seguire nella vita per potersi difendere, chi sarebbe stato lui?

Guardando le puntate mi sono chiesta questo. Se eliminassimo dalle nostre vite tutte le influenze negative, le critiche, le accuse, le prepotenze che ci vengono fatte, se ci spogliassimo di ogni ferita e i commenti della gente restassero solo parole nell’aria, e se le loro azioni non ci toccassero, noi chi saremmo? Secondo me è questo quello che dovremmo essere. Metterci in gioco, in discussione, ascoltare, leggere, osservare, pensare, ma restare sempre noi stessi e non far sì che quello che gli altri ci fanno o ci dicono possa sconvolgere la nostra vita e farci perdere l’autenticità del nostro essere.

In questo caso, in effetti non si tratta semplicemente di prendere spunto o ispirazione attraverso il personaggio di Lupin, ma si tratta di un vero e proprio copia-incolla, di una fissazione, di un accanimento. Assane copia passo per passo i piani di Lupin così tanto da (piccolo spoiler) essere scoperto da Youssef, l’unico poliziotto che inizia a notare similitudini tra il comportamento di Assane e quello del protagonista del romanzo Arsenio Lupin e riesce a creare una pista che svela molti indizi sul ladro.

Ci sarà un seguito?

Ebbene si, nonostante non ci siano ancora notizie certe sulla seconda stagione, la serie è stata creata per svolgersi in ben 10 puntate. Le prime 5 ci sono arrivate con la prima stagione e le altre 5 arriveranno con Lupin- parte2 a dare una conclusione alla storia.

La consiglio?

Si, la consiglio, perchè le puntate scorrono veloci, gli episodi non sono pesanti. Le ambientazioni parigine danno uno sfondo particolare e raffinato alla serie, ogni scena è fondamentale e ben strutturata. La scelta del tema riporta a galla un mito da molto accantonato, di un personaggio in qualche modo positivo perché non utilizza la violenza, ma l’astuzia. Ci diverte, ci sorprende e ci ammalia, facendo scorrere in men che non si dica le 5 puntate. La trama gira intorno al tema della famiglia, dell’amore e della giustizia. La rilevante partecipazione di Omar Sy che sembra calzare a pennello per questo ruolo è di grande importanza per questa serie, che io ho cominciato appunto perché trovo molto bravo questo attore e quindi la sua presenza per me è stata una garanzia. Non vedo l’ora di vedere come la storia volge al termine e quali saranno le scelte conclusive del personaggio protagonista. 

E voi lo avete già visto? Che ne pensate?

Asweetlullaby

Mi potete trovare su Facebook e su Instagram

Un abbraccio

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.